Gli attesi ordinativi sono stati pubblicati sul sito del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e interessano quasi 49.000 enti per un totale erogato superiore ai 230 milioni di euro
Il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, tramite la Direzione Generale del Terzo Settore e della responsabilità sociale delle imprese, ha reso pubblico il 19 dicembre alcuni importanti e attesi ordinativi di pagamento relativi non solo al 5 per mille 2023, ma anche a quello relativo alle annualità 2021 e 2022.
Si tratta di pagamenti che interessano nel complesso quasi 49.000 enti per un totale erogato superiore ai 230 milioni di euro.
Qui di seguito riepiloghiamo i diversi ordinativi di pagamento emessi, divisi per annualità di riferimento.
In relazione al 5 per mille 2023, dopo che già ad ottobre era stato emesso l’elenco con gli esiti del pagamento per gli enti con contributo superiore a 500.000 euro, sono stati pubblicati un primo ed un secondo elenco riguardanti le organizzazioni che hanno ricevuto un contributo inferiore a 500.000 euro, e nello specifico:
Per quanto riguarda il 5 per mille 2022, è stato emesso un quarto ordinativo di pagamento relativo alle organizzazioni che hanno ricevuto un contributo inferiore a 500.000 euro, riguardante nel complesso 4.775 enti beneficiari per un totale erogato di 11.451.780,59 euro.
I precedenti elenchi di pagamento relativi al 5 per mille 2022 sono consultabili nella specifica sezione del sito ministeriale.
In relazione, infine, al 5 per mille 2021, è stato emesso un quinto ordinativo di pagamento relativo alle organizzazioni che hanno ricevuto un contributo inferiore a 500.000 euro e che hanno comunicato le proprie coordinate bancarie entro il 30 settembre 2024. Si tratta di 1.550 enti beneficiari per un totale erogato di 1.605.991,65 euro.
I precedenti elenchi di pagamento relativi al 5 per mille 2021 sono consultabili nella specifica sezione del sito ministeriale.
Le organizzazioni che, pur risultando beneficiarie del 5 per mille 2023 e magari anche del 5 per mille 2022, ma non compaiono in nessun ordinativo di pagamento emesso fino ad oggi, devono il prima possibile entrare nella piattaforma del registro unico nazionale del Terzo settore (Runts), selezionare la pratica “Cinque per mille”, inserire nell’apposito campo il codice Iban, firmare digitalmente la distinta e procedere all’invio. Un’utile guida su come presentare tale istanza è presente sul sito di Cantiere Terzo Settore.
Si ricorda che tale passaggio sulla piattaforma Runts – se sinora non fatto - è da fare in ogni caso, anche se l’Iban non è cambiato rispetto al passato.
Il termine per effettuare tale comunicazione, e poter quindi ricevere le somme dovute sul conto corrente dell’ente, è:
Se l’inserimento dell’Iban sul Runts non verrà fatto nei predetti termini, l’ente perderà il diritto a percepire il contributo, con conseguente riversamento dei relativi importi all’entrata del bilancio dello Stato.
© Foto in copertina di Giorgio Zompi, progetto FIAF-CSVnet "Tanti per tutti. Viaggio nel volontariato italiano"