CSVnet ha promosso “Volontari inattesi”, prima indagine nazionale sul volontariato svolto da cittadini di origine immigrata. I risultati rovesciano una delle immagini più diffuse degli stranieri, rappresentati spesso dai media come beneficiari, se non profittatori, di aiuto da parte degli italiani: dimostrano invece che esiste un buon numero di immigrati che si impegnano in attività solidali gratuite, più o meno formali, soprattutto a vantaggio della popolazione italiana.
Facendo parlare i protagonisti, la ricerca ne indaga le motivazioni, gli effetti sul “senso” di integrazione, il loro rapporto con le associazioni, le attività preferite, il concetto di volontariato prima e dopo l’emigrazione. Il rapporto finale racconta anche dieci progetti territoriali di eccellenza, e riporta le esperienze e i dati di cinque grandi reti nazionali del terzo settore. I numerosi spunti di riflessione emersi saranno discussi a più voci in questa presentazione, che mira a destare l’attenzione su un fenomeno già rilevante eppure fino ad oggi scarsamente conosciuto.
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La ricerca “Volontari inattesi”, a cura di Maurizio Ambrosini e Deborah Erminio (Edizioni Erickson, 2020, pagg. 352), è stata realizzata dal centro studi Medì e condotta sul campo con l’apporto determinante della rete dei Centri di servizio per il volontariato.