Novità anche per una delle più classiche forme di donazione per il non profit, il 5 per mille, a cui il legislatore ha dedicato un apposito decreto.
Se finora vi potevano accedere diverse tipologie di enti non profit anche non esercitanti attività di interesse generale, la nuova normativa permette di destinare il 5×1000 solo agli enti del Terzo settore, oltre che a Comuni, enti di ricerca scientifica o sanitaria, associazioni sportive dilettantistiche o enti che svolgono attività di tutela, promozione e valorizzazione dei beni culturali e paesaggistici o che gestiscono parchi nazionali.
Rispetto al passato, gli enti iscritti nell’elenco permanente non dovranno rinnovare la procedura ogni anno nel caso in cui cambi il legale rappresentante.
Tra le principali novità, all’accelerazione nei tempi di erogazione delle risorse che seguiranno le stesse modalità oggi prevista per il 2 per mille ai partiti e l’elevazione della soglia minima a 100 euro sotto la quale le risorse non vengono erogate.
Cambiano anche alcuni criteri di rendicontazione.