Inquadramento generale
La legge delega n. 106 del 2016, contenente i principi della riforma del Terzo settore, e la legislazione delegata (in particolare il decreto legislativo n. 117 del 2017 o codice del Terzo settore), realizzano quanto sino ad oggi, e per anni, è stato desiderato e auspicato: una riforma organica del Terzo settore, che permettesse di superare la frammentazione normativa, semplificando e razionalizzando una legislazione priva di certezze e ricca di disuguaglianze sul territorio nazionale, anche nel regolare fattispecie omogenee.
Una materia, dunque, difformemente e variamente regolata dalla legislazione nazionale nonché caratterizzata da una rilevante disomogeneità regionale/provinciale applicativa e, in taluni casi, anche normativa. In tale contesto, la legge delega ha inserito tra le sue finalità essenziali l’individuazione di disposizioni generali e comuni applicabili agli enti del Terzo settore e l’armonizzazione delle diverse discipline vigenti.
Il registro unico nazionale del Terzo settore è uno degli strumenti scelti dal legislatore per raggiungere importanti obiettivi tra cui l’omogeneità, la trasparenza e la pubblicità, e per superare la frammentazione derivante dalla presenza di molteplici registri territoriali.