Il direttore generale Alessandro Lombardi intervistato da Il Sole 24 Ore ribadisce che i tempi per l’avvio del registro non solo collegati alla nuova scadenza fissata dal dl Semplificazioni, che ha spostato di un anno la possibilità per alcuni enti di adeguarsi con maggioranze semplificate
La nuova proroga sugli adeguamenti statutari del terzo settore non ritarderà l’avvio del registro unico nazionale. A ribadirlo il direttore generale della Direzione Generale del Terzo Settore e della responsabilità sociale delle imprese Alessandro Lombardi in una intervista a firma di Maria Carla De Cesari uscita oggi su Il Sole 24 Ore. Lo slittamento di un anno – al 31 maggio 2022 – della scadenza per organizzazioni di volontariato (Odv), associazioni di promozione sociale (Aps) e Onlus che vogliano adeguarsi alla normativa prevista nel dl Semplificazioni, infatti, aveva creato non poche preoccupazioni riguardo alla possibilità che potesse influire anche sul popolamento iniziale del registro unico nazionale del Terzo settore (Runts). Come si legge nell’intervista, “l’avvio del Runts sarà stabilito in base al processo di completamento della piattaforma informatica dedicata e dei relativi test e, soprattutto, di comune accordo con le Regioni. Tutte le amministrazioni coinvolte si stanno preparando alla partenza e vi è la volontà comune di assicurare un avvio celere, e al contempo in sicurezza, del sistema” Lombardi ha anche ribadito che la data di partenza del Runts sarà resa nota “con congruo anticipo”.
La proroga consentirà in particolare ad Odv e Aps di adeguare i propri statuti rispetto alle indicazioni che potrebbero essere sollevate dagli uffici del Runts in fase di trasmigrazione, sempre nel rispetto dei termini procedurali previsto dal Codice del Terzo settore. Il consiglio per Odv e Aps rimane comunque quello di adeguare il proprio statuto nel più breve tempo possibile, in vista dell’imminente avvio del Runts.
La nuova scadenza, in definitiva, sembra non incidere sull’avvio del Runts ma, come spiega lo stesso Lombardi a chiusura dell’intervista, sarà solo uno strumento più agile per approvare le modifiche statutarie.
Per approfondire, ecco la Guida all'uso del registro unico nazionale del Terzo settore.