Cresce la necessità di profili qualificati e adeguati ai nuovi bisogni e aumenta l’offerta degli Atenei italiani di corsi di insegnamento, di laurea, di perfezionamento e di master sul tema del diritto del Terzo settore, il suo management e gli indirizzi sulla fiscalità. Ecco alcune delle opportunità
Da alcuni anni il Terzo settore, anche per rispondere alle sfide e ai bisogni nuovi e crescenti del proprio mondo, guarda al mondo dell’istruzione universitaria per formare adeguatamente l’universo professionale che lo caratterizza, tanto variegato quanto specializzato: dal fundraising alla fiscalità, dalla progettazione sociale alla comunicazione, dall’amministrazione all’analisi dei sistemi di governance.
La consapevolezza dell’importanza di una formazione di elevato profilo sta difatti determinando la crescente attivazione di corsi di laurea e master rivolti all’approfondimento di tematiche specifiche e alla formazione delle diverse professionalità che compongono il mondo del Terzo settore.
D’altra parte, il panorama delle opportunità formative universitarie per il settore non profit in Italia non sembra presentare, ancora, una chiara e omogenea strutturazione, variando da regione a regione, anche a seconda delle professionalità che vengono formate.
Facciamo degli esempi.
I corsi di laurea universitari specificamente dedicati al Terzo settore sono concentrati soprattutto nel centro nord Italia.
Anzitutto in Veneto, dove l’Università degli studi di Padova ha recentemente istituito il Corso di laurea in “Giurista del Terzo settore”: il Corso, fruibile dal prossimo a.a. 2021/2022, sarà strutturato in modo da permettere l’acquisizione delle necessarie competenze in ambito giuridico attraverso un costante riferimento alle diverse problematiche del Terzo settore e al confronto con casi reali.
Tra gli altri, il corso di Laurea Magistrale in “Economia sociale e imprese cooperative” dell’Università degli studi di Brescia fornisce un percorso professionale per comprendere la governance delle organizzazioni del Terzo settore in un’ottica di sostenibilità economica, sociale e ambientale e la gestione delle loro relazioni con gli stakeholder e i finanziatori.
In Emilia Romagna, presso la sede di Forlì dell’Alma mater studiorum di Bologna è possibile conseguire il diploma di laurea in “Economie delle Imprese cooperative e organizzazioni non profit”, mentre in Campania, nell’Università degli studi di Napoli Federico II, quello in “Innovazione sociale”.
Peraltro, diversi Atenei italiani organizzano annualmente, all’interno dei propri corsi di laurea, insegnamenti specifici su profili di interesse per il Terzo settore. Come nel caso dell’Università degli studi di Torino, dove, all’interno del Corso di laurea in “Professioni contabili”, sono previsti gli insegnamenti di diritto tributario degli enti pubblici e del Terzo settore e di ragioneria nelle aziende pubbliche, del Terzo settore e delle organizzazioni internazionali e revisione degli enti locali, mentre in quello di “Politiche e servizi sociali” l’insegnamento di politica sociale, governance e Terzo settore.
Del pari, nell’Università degli studi di Verona, nell’ambito del corso di laurea magistrale in “Governance dell’emergenza” è attivato l’insegnamento in diritto del Terzo settore e fenomeni emergenziali, mentre nell’Università degli studi di Perugia, all’interno del corso di laurea in “Filosofia ed etica delle relazioni”, è attivo l’insegnamento in economia del Terzo settore, mentre nell’ambito di quello in “Politiche e servizi sociali” è presente il corso in economia dell’impresa sociale.
Nel sud Italia, oltre al corso in marketing e management del Terzo settore attivo a Lecce, gli Atenei campani hanno al loro attivo diversi insegnamenti rivolti all’approfondimento di tematiche afferenti il mondo del Terzo settore. Ne sono un esempio l’insegnamento di economia del Terzo settore nell’ambito del corso di laurea in “Servizio sociale e politiche sociali” presso l’Università degli studi di Napoli Federico II, quello in diritto privato del Terzo settore e imprenditorialità sociale attivo nel corso di laurea in “Economia, finanza e mercati” nell’Università degli studi della Campania Luigi Vanvitelli e quello in diritto del Terzo settore presente nel Corso di laurea in “Giurisprudenza” nell’Università degli studi di Salerno.
I percorsi di alta formazione, dottorati, master e corsi di perfezionamento per l’approfondimento scientifico dei diversi profili che compongono il Terzo settore sono presenti in prevalenza negli Atenei del nord Italia.
Dal master “Gestione delle Imprese Sociali (Gis)” dell’Università degli studi di Trento, che attraverso un approccio multidisciplinare analizza le imprese sociali e offre ai propri corsisti l’opportunità di inserirsi professionalmente nel settore, al corso di perfezionamento “La gestione degli enti del Terzo settore dopo la riforma” nell’Università degli studi di Bergamo che si propone di fornire ai partecipanti sia le logiche interpretative del contesto socio-economico in cui gli enti non profit operano, sia gli strumenti manageriali e giuridici per il governo e il buon funzionamento degli enti del Terzo settore (Ets).
Dal corso di perfezionamento “Riforma del Terzo settore e imprenditoria sociale” presente nell’Università degli studi di Milano a quello “Terzo settore. Imprese e benefici sociali” presso la Luiss Guido Carli di Roma.
Sempre a Roma, sono attivi il corso di alta formazione “Specialista degli enti del Terzo settore” presso l’Unipegaso ed è possibile conseguire il diploma post lauream “Dirigenti di Enti del Terzo Settore” presso la Pontificia Università salesiana.
L’Alma mater studiorum di Bologna ha invece organizzato il corso di alta formazione “Le organizzazioni del Terzo Settore: profili giuridici, accountability e modelli di partnership con la Pubblica Amministrazione”, che intende fornire conoscenze e competenze di carattere giuridico, aziendale – anche in relazione agli strumenti di accountability – e di economia civile nell’ambito del terzo settore; l’Università degli studi di Firenze ha poi al suo attivo il corso di perfezionamento “Direzione e diritto degli enti del Terzo settore”, in cui sono affrontate le problematiche di direzione e diritto degli enti del settore alla luce della recente riforma, con particolare riferimento alla governance, alla strategia, alla amministrazione, al bilancio e revisione e alla gestione tributaria, compresi i relativi adempimenti, degli Ets.
Sempre in Toscana, segnaliamo sia il master, attivo nell’Università degli studi di Siena, “Let’s go. Nuove competenze per il Terzo settore”, che ha l’obiettivo di fornire agli studenti, agli operatori del settore non profit e ai dipendenti pubblici un’opportunità di formazione specifica sulle nuove figure professionali, necessarie alla crescita del Terzo settore, sia il corso di alta formazione “La riforma del Terzo settore. Novità, problemi e percorsi di attuazione” della Scuola Sant’Anna Superiore di Pisa. Quest’ultimo, oggi alla sua V edizione, è rivolto a volontari appartenenti ad associazioni aderenti a Cesvot, dirigenti ed operatori di enti del Terzo settore, professionisti, funzionari pubblici, laureandi, laureati e dottorandi, ricercatori per informarli sulle novità della riforma e formare un gruppo di operatori ed esperti in grado di maturare un giudizio e di interloquire con le istituzioni per influenzare i processi decisionali.
A Milano, la Sda Bocconi ha inoltre attivato il percorso di formazione “Manager delle imprese sociali e del non profit”, che propone una formazione “a tutto campo” sui diversi aspetti del management applicato alle imprese sociali.
Ma l’interesse scientifico e accademico verso il mondo del Terzo settore non si esaurisce nell’attivazione e nella fruizione di corso di laurea, corsi di insegnamento e master universitari.
In diverse realtà locali sono infatti presenti importanti iniziative, forme di collaborazione e associazioni di professionisti precipuamente rivolte all’approfondimento e alla formazione degli operatori del Terzo settore.
In primis l’Università Enti e Imprese Sociali del Terzo Settore – Uts, con sede a Firenze e a Massa, volta promuovere lo sviluppo di competenze professionali in materia.
A Trento ConfiniOnline è nata nel 2004 dalla collaborazione tra diversi professionisti con l’obiettivo di fornire aggiornamenti e conoscenze agli operatori e al management degli Ets e della pubblica amministrazione attraverso attività formative, informative e di consulenza. La sua Winter School per il non profit “Generare e condividere valore per il futuro. Gli enti del Terzo settore nel cambiamento delle comunità di riferimento” – che si volgerà a Trento dal 14 al 16 ottobre 2021 – affronterà proprio questi temi.
In Lombardia, oltre l’“Università del Volontariato” nata nel 2012 a Milano e oggi presente in diverse città italiane, “Cattolica per il Terzo Settore” è una struttura di docenti, ricercatori e formatori che opera attraverso una piattaforma multidisciplinare che riunisce diverse professionalità afferenti a differenti facoltà scientifiche e umanistiche, organizzando corsi di specializzazione, master e seminari sul terzo settore.
Da questa mappatura generale è di certo possibile riconoscere segnali positivi per quanto concerne l’evoluzione dei processi formativi nel non profit, nel senso di una formazione che appare sempre più pervasiva e diffusa all’interno dei centri universitari italiani e rivolta non soltanto ai dirigenti, ma a tutti gli operatori del settore.
L’auspicio è che il rafforzamento e il radicamento del Terzo settore nel tessuto politico, economico e sociale del Paese passi attraverso una più variegata strutturazione, definizione e qualificazione di percorsi formativi universitari, anche nei centri di ricerca e negli Atenei del Sud del nostro Paese, così riuscendo a interpretare al meglio le sfide e i nuovi bisogni della società civile tutta e incidere davvero sulla realtà quotidiana della collettività.
Per segnalare eventuali altri corsi o master, inviare una mail a info@cantiereterzosettore.it