L’agenda dei lavori delle istituzioni europee dal 7 al 20 marzo 2022

Alcuni atti di possibile interesse per il Terzo settore dal monitoraggio delle attività del Parlamento europeo, Consiglio dell’Unione europea e dalle altre Istituzioni europee

PARLAMENTO EUROPEO

SESSIONE PLENARIA
La prossima seduta è convocata il 7 marzo 2022 a Strasburgo.
L’ordine del giorno è consultabile sin d’ora al link: SYN_PDOJ_March I_STRc_EN.pdf (europa.eu)

COMMISSIONI PARLAMENTARI

Commissioni parlamentari

Commissione per l’occupazione e gli affari sociali (EMPL)

La prossima seduta è convocata il 16 marzo 2022.

Tra gli atti in calendario si segnala:

Piano d’azione europeo per l’economia sociale

DATI GENERALI
Procedura: 2021/2179 (INI)
Relatore: Jordi CANAS (Partido de la Ciudadanía – Spagna)

LAVORI PARLAMENTARI
L’atto è stato assegnato il 7 ottobre 2021 alla “Commissione per l’occupazione e gli affari sociali” (EMPL). Il relatore è stato nominato il 20 ottobre 2021.
È previsto il parere della “Commissione per lo sviluppo regionale”.

CONTENUTI
Il 1 dicembre 2019 il presidente della Commissione europea ha incaricato il Commissario per l'occupazione e i diritti sociali di elaborare un “Piano d'azione europeo per l'economia sociale” (da pubblicare nel quarto trimestre 2021), per rafforzare gli investimenti sociali, sostenere gli attori dell'economia sociale e le imprese sociali, per avviare, aumentare, innovare e creare posti di lavoro.

Il percorso per l’adozione del Piano è stato sin qui segnato da diverse tappe.

Dal 1 marzo al 26 aprile 2021 si è svolta una consultazione pubblica sulla proposta del Piano: sono state raccolte 133 risposte da parte di cittadini ed entità di Paesi UE e non UE, di diversa natura fra cui le organizzazioni cooperative e dell’economia sociale europee, attori dei vari settori dell’economia sociale, ONG e rappresentanti istituzionali a tutti i livelli, nazionali, regionali, locali.

Il 7 maggio 2021, in occasione del Porto Social Summit, i capi di Stato e di Governo hanno adottato la Dichiarazione di Porto, nella quale si sottolinea l'importanza di seguire l'attuazione degli obiettivi del Pilastro europeo dei diritti sociali entro il 2030 e il ruolo chiave delle imprese sociali per creare posti di lavoro di qualità e migliorare la qualità di quelli esistenti.

Il 26 e 27 maggio 2021 si è svolto il Vertice europeo dell’Economia sociale, organizzato dalla Commissione europea e dalla città di Mannheim in collaborazione con Social Economy Europe, le organizzazioni ad essa aderenti e un gran numero di organizzazioni dell'economia sociale, imprese, centri di ricerca e università.

Il 1 luglio 2021 il Comitato europeo delle regioni ha approvato all'unanimità il proprio parere sul Piano d'azione per l'economia sociale.

Il 13 luglio 2021, nella riunione ministeriale del “Comitato di monitoraggio della Dichiarazione di Lussemburgo sull'Economia Sociale”, presieduto dal Portogallo, il Ministro del Lavoro e delle Politiche Sociali italiano ha accettato formalmente di assumerne la guida, a nome dell'Italia, nel 2022.


CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA

Si segnala in particolare:

Formazioni del Consiglio:

Consiglio “Occupazione, politica sociale, salute e consumatori”
Prossime sessioni:
14 marzo 2022

Consiglio “Istruzione, gioventù, cultura e sport”
Prossime sessioni:
7 marzo 2022.

Consiglio “Giustizia e affari interni”
Non sono previste sessioni.

Consiglio “Ambiente”
Prossime sessioni:
17 marzo 2022

Organi preparatori:

Comitato per la protezione sociale
Non sono previste sessioni.

Gruppo “Questioni sociali”
Prossime sessioni:
21 marzo 2022

Gruppo “Gioventù”
Prossime sessioni:
9 e 16 marzo 2022

Gruppo “Asilo”
Prossime sessioni:
15 marzo 2022

Gruppo “Ambiente”
Prossime sessioni:
7, 9, 10 e 11 marzo 2022


COMITATO ECONOMICO E SOCIALE EUROPEO (CESE)

Sessione plenaria
Non sono previste sessioni.

Sezioni

Sezione “Occupazione, affari sociali e cittadinanza” (SOC)
Prossime sessioni:
7 marzo 2022


NOTIZIE DALL’UNIONE EUROPEA

Giornata internazionale della donna 2022

Il 3 marzo scorso si è svolta una riunione interparlamentare dal titolo: “Un ambizioso futuro per le donne europee dopo il Covid-19: stress mentale, uguaglianza di genere nel telelavoro e lavoro di cura non retribuito dopo la pandemia”.

La riunione è stata organizzata dalla Commissione per i diritti delle donne e l’uguaglianza di genere (FEMM) in collaborazione con la Direzione per i rapporti con i Parlamenti nazionali. Ad aprire l’evento sono state la Presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola, la Ministra francese per l’uguaglianza di genere, la diversità e le pari opportunità Élisabeth Moreno e la vicepresidente della Commissione europea per i valori e la trasparenza Věra Jourová.

La Giornata internazionale della donna verrà celebrata durante la sessione plenaria di Strasburgo l’8 marzo. Il 7 marzo a Strasburgo, un seminario sui media, esaminerà il ruolo del Parlamento europeo e dell’Unione europea nel migliorare l’uguaglianza di genere. L'evento verrà trasmesso in diretta.

Premio del cittadino europeo 2022

Il Premio del cittadino europeo accoglie le iniziative che contribuiscono alla cooperazione dell'UE e alla promozione dei valori comuni. Ogni anno il Parlamento europeo assegna un premio ai progetti organizzati da persone o organizzazioni che incoraggiano:

  • la comprensione reciproca e l'integrazione tra le persone nell'UE;
  • una cooperazione transfrontaliera per costruire uno spirito europeo più forte.

Persone, gruppi, associazioni od organizzazioni possono candidarsi al Premio del cittadino europeo, presentando il proprio progetto o designandone uno di altri.

Per maggiori informazioni: Premio del cittadino europeo 2022: presenta il tuo progetto o designane uno! | Attualità | Parlamento europeo (europa.eu)

I progetti possono essere presentati tra il 22 febbraio 2022 e il 18 aprile 2022 (prima della mezzanotte, ora di Bruxelles).

Approvata risoluzione del Parlamento europeo per l’adozione di uno statuto unitario delle associazioni transfrontaliere europee e le organizzazioni non-profit

Il 17 febbraio 2022 la sessione plenaria del Parlamento europeo ha adottato una risoluzione recante raccomandazioni alla Commissione su uno statuto delle associazioni transfrontaliere europee e delle organizzazioni senza scopo di lucro.

Nella risoluzione è sottolineato il ruolo essenziale della società civile, che contribuisce a una serie di settori cruciali – promozione della democrazia, protezione delle minoranze, assistenza sanitaria e servizi sociali – pur comprendendo che il loro lavoro transfrontaliero e gli sforzi finanziari sono aumentati considerevolmente.

Tuttavia non esiste ancora un quadro legislativo paneuropeo armonizzato che consenta a tutti coloro che vogliono impegnarsi e organizzarsi per attività senza scopo di lucro di farlo a livello transfrontaliero.

Di conseguenza, in assenza di una legislazione europea, il lavoro transfrontaliero del settore senza scopo di lucro è caratterizzato da incertezza giuridica, discrepanze, pratiche diverse e ostacoli a livello nazionale.

La risoluzione mira quindi a raccogliere in un corpus normativo unitario e completo regole comuni per la costituzione, l’organizzazione e lo scioglimento delle organizzazioni senza scopo di lucro, così superando il mosaico delle previsioni nazionali attraverso uno standard normativo europeo uniforme e certo.

Piano d’azione europeo per l’economia sociale

Il 9 dicembre 2021 la Commissione europea ha presentato il Piano d’azione europeo per l’economia sociale volto a sviluppare il potenziale di crescita di imprese sociali, cooperative, fondazioni e associazioni non profit e aumentarne il contributo alle transizioni verde e digitale.

Il Piano prende le mosse dall’iniziativa della Commissione per l’imprenditoria sociale “Costruire un ecosistema per promuovere le imprese sociali al centro dell’economia e dell’innovazione sociale” del 2011 ed è il risultato di un ampio processo di consultazione con i cittadini e i portatori di interessi.

Il Piano è accompagnato da due documenti operativi allegati. In particolare, il primo fornisce un’analisi delle possibilità e delle opportunità per l’economia sociale in Europa, il secondo delinea scenari per la transizione ecologica e digitale dell’ecosistema economico.

Il Piano comprende 38 azioni concrete da realizzare tra il 2021 e il 2030 e interviene in tre settori specifici:

  1. Creare le giuste condizioni per il successo dell’economia sociale
    Il quadro politico e giuridico è fondamentale per creare il contesto idoneo per il successo dell'economia sociale. Rientrano in questo ambito la fiscalità, gli appalti pubblici e la disciplina degli aiuti di Stato, che devono essere adattati alle esigenze dell’economia sociale.
    Per affrontare questi aspetti, nel 2023 la Commissione proporrà una raccomandazione del Consiglio sullo sviluppo delle condizioni quadro dell’economia sociale. Pubblicherà altresì orientamenti per gli Stati membri sui quadri fiscali per le organizzazioni dell’economia sociale e agevolerà l’accesso agli orientamenti in materia di aiuti di Stato.
    Il Piano mira inoltre a migliorare le buone pratiche in materia di appalti pubblici socialmente responsabili e a promuovere l’economia sociale oltre i confini dell’UE.
  1. Offrire alle organizzazioni dell’economia sociale opportunità per avviare ed espandere le loro attività
    I soggetti dell’economia sociale dovrebbero beneficiare del sostegno allo sviluppo delle imprese per l’avvio e l’espansione delle loro attività nonché per la riqualifica e l’aggiornamento delle competenze dei loro lavoratori. Per il periodo 2021-2027, la Commissione intende aumentare il proprio sostegno oltre i 2,5 miliardi di € stimati destinati in precedenza all’economia sociale (2014-2020).
    Tra le altre azioni, nel 2023 la Commissione inaugurerà un nuovo portale dell’UE per l'economia sociale per permettere agli attori dell’economia sociale di trovare in un unico luogo tutte le informazioni di cui hanno bisogno circa i finanziamenti, le politiche, la formazione e le iniziative dell’UE. Nel 2022 lancerà inoltre nuovi prodotti finanziari nell’ambito del programma InvestEU e migliorerà l’accesso ai finanziamenti. Nello stesso anno la Commissione istituirà anche un Centro europeo di competenza per l’innovazione sociale.
  2. Garantire il riconoscimento dell’economia sociale e del suo potenziale
    Il Piano mira a rendere l’economia sociale più visibile e a migliorare il riconoscimento del suo lavoro e del suo potenziale. La Commissione svolgerà attività di comunicazione volte a sottolineare il ruolo e le specificità dell’economia sociale e avvierà uno studio inteso a raccogliere dati qualitativi e quantitativi per comprendere meglio l'economia sociale in tutta l’UE. Tra le molte altre iniziative, organizzerà anche corsi di formazione per i funzionari pubblici su vari argomenti attinenti all’economia sociale e promuoverà l’economia sociale a livello regionale e locale favorendo gli scambi transfrontalieri.
    Con il Piano la Commissione avvia inoltre un “percorso di transizione” per sostenere le transizioni verde e digitale dell’economia sociale portando avanti un dialogo con le autorità pubbliche e le parti interessate. La Commissione desidera raccogliere le opinioni del pubblico sul percorso di transizione attraverso un’indagine UE aperta fino al 28 febbraio 2022.
    Si segnala inoltre che la Vicepresidente della Commissione europea Margaritis Schinas si è espressa in modo molto forte a sostegno del Piano e anche il Commissario Breton, responsabile per il mercato interno, ha delineato un ecosistema ad hoc per l’economia sociale, all’interno della strategia industriale europea.

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