Promozione del volontariato e riconoscimento delle competenze

La riforma del Terzo settore prevede un insieme di misure per la promozione della cultura del volontariato.

Tali misure si sostanziano anzitutto in termini di informazione e sensibilizzazione delle diverse esperienze ed espressioni di volontariato, da effettuarsi soprattutto nelle scuole e negli enti di formazione, coinvolgendo anche le organizzazioni di volontariato (Odv) e gli altri enti del Terzo settore (Ets).

È poi previsto, previa adozione di apposito decreto ministeriale, il riconoscimento delle competenze in ambito scolastico e lavorativo acquisite nello svolgimento di attività o percorsi di volontariato. Inoltre, si autorizzano le università a riconoscere crediti formativi a favore degli studenti che abbiano svolto attività di volontariato certificate nelle organizzazioni di volontariato (Odv) o in altri enti del terzo settore (Ets), rilevanti per la crescita professionale e per il curriculum degli studi.

CHI COINVOLGE

Tali disposizioni riguardano i volontari, come definiti dal codice del Terzo settore.

COME FUNZIONA

Le amministrazioni pubbliche, nei limiti delle risorse disponibili, promuovono la cultura del volontariato, in particolare tra i giovani, anche attraverso apposite iniziative da svolgere nell’ambito delle strutture e delle attività scolastiche, universitarie ed extrauniversitarie, valorizzando le diverse esperienze ed espressioni di volontariato, anche attraverso il coinvolgimento delle Odv e di altri enti del Terzo settore nelle attività di sensibilizzazione e di promozione.

È previsto il riconoscimento in ambito scolastico e lavorativo delle competenze acquisite nello svolgimento di attività o percorsi di volontariato. Inoltre, le università riconoscono crediti formativi a favore degli studenti che abbiano svolto attività di volontariato certificate nelle Odv o in altri Ets rilevanti per la crescita professionale e per il curriculum degli studi.

CENTRI DI SERVIZIO PER IL VOLONTARIATO (CSV)

A supporto dei volontari operano i centri di servizio per il volontariato, che organizzano, gestiscono ed erogano servizi di supporto tecnico, formativo ed informativo per promuovere e rafforzare la presenza ed il ruolo dei volontari negli enti del Terzo settore.

COSA CAMBIA/COSA INTRODUCE

La riforma del Terzo settore ha introdotto previsioni volte alla promozione della cultura del volontariato e all’incentivazione della relativa attività, oltre che a riconoscere in ambito scolastico e lavorativo le competenze acquisite nello svolgimento di attività di volontariato.

NORMATIVA E ATTI DI RIFERIMENTO

Decreto legislativo 3 luglio 2017, n. 117 “Codice del Terzo settore”: art. 19

Decreto legislativo 16 gennaio 2013, n. 13: Definizione delle norme generali e dei livelli essenziali delle prestazioni per l’individuazione e validazione degli apprendimenti non formali e informali e degli standard minimi di servizio del sistema nazionale di certificazione delle competenze, a norma dell’articolo 4, commi 58 e 68, della legge 28 giugno 2012, n. 92

Decreto legislativo 6 marzo 2017, n. 40 “Istituzione e disciplina del servizio civile universale”: artt. 8 comma 1, 11 comma 3 lett b), 18 commi 2 e 3

ABROGAZIONI

Legge 11 agosto 1991, n. 266 “Legge-quadro sul volontariato”

ENTRATA IN VIGORE

La normativa concernente la promozione del volontariato e il riconoscimento delle competenze è entrata in vigore il 3 agosto 2017.

La scheda è aggiornata a giugno 2022.

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