Dal progetto Capacit’Azione arriva un elenco di oltre 60 domande per mappare il proprio ente e individuare la natura giuridica e la qualifica più adatte, quale possibile regime fiscale adottare e prepararsi in modo consapevole alla scadenza del 3 agosto
Nonostante manchino ancora una serie di tasselli per completare l’iter legislativo della riforma del terzo settore, la scadenza per l’adeguamento degli statuti del 3 agosto 2019 si fa sempre più vicina. Un appuntamento importante per un gran numero di enti del terzo settore (Ets), chiamati a fare delle scelte e capire quale strada percorrere tra quelle indicate dal legislatore. Rimanere associazione di promozione sociale o diventare impresa sociale? Continuare a svolgere la propria attività come organizzazione di volontariato? Come individuare se il proprio ente si avvia verso un regime commerciale? Tante le possibili domande, nonostante il quadro normativo – soprattutto da un punto di vista fiscale – sia ancora poco chiaro.
Come affrontare, allora, questa fase di incertezza? A partire dalla piena consapevolezza del proprio operato, cogliendo la scadenza sugli adeguamenti degli statuti come un’occasione per fare chiarezza su se stessi. Per supportare gli enti in questa necessaria “operazione verità”, ecco una check list con oltre 60 domande utili a mappare gli aspetti fondamentali della propria organizzazione e individuare al meglio quale può essere la natura giuridica più adatta, la qualifica, quale possibile regime fiscale e, di conseguenza, se sono necessarie integrazioni al proprio statuto.
La check list è uno degli strumenti messi a disposizione nell’ambito del programma nazionale “Capacit’Azione. Investire in formazione è costruire il futuro” rivolto agli esperti della riforma del terzo settore. Sono cinque i principali focus del questionario: “forma giuridica e attività”, “soci, volontari e lavoratori”, “organi sociali e loro funzionamento”, “scritture contabili e bilanci” e “impostazione fiscale”.