Nel decreto ministeriale pubblicato ieri 4 marzo sono previste misure che coinvolgono le attività svolte dalle organizzazioni non profit, dalla sospensione delle manifestazioni, alle limitazioni per sport e servizi educativi. Eccole
Le misure precauzionali di contenimento e gestione dell'emergenza epidemiologica da Covid-19 previste dal decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri del 4 marzo 2020 coinvolgono anche le attività svolte dagli enti del terzo settore.
Come si legge nel testo del decreto:
In generale, le indicazioni fanno riferimento al rispetto delle norme igienico-sanitarie previste nell’allegato 1 dello stesso decreto. Eccole:
a) lavarsi spesso le mani. Si raccomanda di mettere a disposizione in tutti i locali pubblici, palestre, supermercati, farmacie e altri luoghi di aggregazione, soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani;
b) evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute;
c) evitare abbracci e strette di mano;
d) mantenimento, nei contatti sociali, di una distanza interpersonale di almeno un metro;
e) igiene respiratoria (starnutire e/o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie);
f) evitare l'uso promiscuo di bottiglie e bicchieri, in particolare durante l'attività sportiva;
g) non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani;
h) coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce;
i) non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico;
j) pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol;
k) usare la mascherina solo se si sospetta di essere malati o se si presta assistenza a persone malate.
Sempre a causa del coronovirus, il ministero delle Politiche sociali ha sospeso i termini di esecuzione dei progetti di interesse generale finanziati nel 2017/2018. Anche i centri di servizio per il volontariato si sono riorganizzati per mantenere per proseguire le attività mantenendo le dovute attenzioni.