Dall’Agenzia delle entrate

Una raccolta di circolari, note, risposte e comunicazioni sulla fiscalità che possono interessare le organizzazioni del Terzo settore e non profit in generale

MARZO 2025

Con la risoluzione n. 19/E del 10 marzo 2025 , l’Agenzia delle Entrate ha chiarito che ONLUS, organizzazioni di volontariato (ODV) ed associazioni di promozione sociale (APS) che offrono servizi socio-sanitari e assistenziali accedono alla detrazione del superbonus per interventi su immobili di categoria catastale B/1, B/2 e D/4 calcolando il limite di spesa ai sensi del comma 10-bis dell’art. 119 del decreto Rilancio, anche in relazione agli immobili per i quali vantino un diritto di superficie. Dovranno ovviamente sussistere anche gli ulteriori requisiti previsti, tra cui la circostanza che i membri del Consiglio di amministrazione non percepiscano alcun compenso o indennità di carica e che i beni immobili siano posseduti in data anteriore al primo giugno 2021.

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GENNAIO 2025

Con Risposta ad Interpello 20 febbraio 2025, n. 43, l’Agenzia delle entrate ha fornito chiarimenti in merito al trattamento IVA da applicare alla vendita di biglietti per assistere ad attività spettacolistiche in realtà aumentata.

In particolare, l’Agenzia ha ritenuto che la mancata presenza dal vivo del musicista che dà corpo all’esecuzione del brano e l’utilizzo di basi musicali preregistrate o preordinate, in modo sostitutivo all’esecutore, non consenta di qualificare l’evento come concerto strumentale e pertanto:

1) non è applicabile l’aliquota IVA agevolata al 10% di cui al n. 123 della Tabella A, Parte III, allegata al dpr n. 633/1972;

2) è applicabile l’aliquota IVA ordinaria al 22% di cui al punto 3 della Tabella C, allegata al dpr n. 633/1972.

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Sul tema viene interpellata l’Agenzia delle entrate che seppur riconoscendo il regime di esenzione iva di cui all’art.36bis del  decreto-legge 22 giugno 2023, n. 75 per i servizi sportivi resi da soggetti senza scopo di lucro anche alla concessione di impianti sportivi effettuata dal Comune ad una associazione sportiva dilettantistica, nega nel caso in esame l’accesso al beneficio in quanto l’atto concessorio garantisce la possibilità di svolgere all’interno dell’impianto sportivo anche pubblicità commerciale all’interno del Palasport. La possibilità di svolgere servizi accessori non configurerebbe più la prestazione di servizi come strettamente connessa con la pratica dello sport con conseguente decadenza dal beneficio del regime di esenzione IVA.

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