Economia sociale: arriva una raccomandazione dalla Commissione Europea

Proposte modalità per la creazione di posti di lavoro, stimolare l’economia locale e rafforzare la coesione sociale e territoriale. Presentato, inoltre, un sito web con informazioni sui finanziamenti, le opportunità di formazione, gli eventi, le informazioni specifiche per Paese e su dove reperire ulteriori risorse

Dando seguito al Piano d'azione per l’economia sociale 2021, il 13 giugno 2023 la Commissione europea ha presentato:

  • una proposta di raccomandazione del Consiglio volta a far sì che gli Stati membri elaborino e attuino strategie di economia sociale al fine di promuovere un ambiente favorevole all’economia sociale in tutti i settori pertinenti adattando i quadri politici e giuridici più opportuni;
  • il portale per l’economia sociale, un sito web a sportello unico che fornisce agli enti dell’economia sociale informazioni sui finanziamenti dell’Ue, sulle opportunità di formazione, sugli eventi, sulle informazioni specifiche per Paese e su dove reperire ulteriori risorse, come strumento per lo sviluppo delle capacità.

Schermata sito economia sociale

Nel dicembre 2021 la Commissione aveva presentato il Piano d’azione per l’economia sociale per contribuire al successo dell’economia sociale e sfruttarne appieno il potenziale.

La proposta di raccomandazione del Consiglio e il portale per l’economia sociale sono due azioni annunciate nello stesso piano.

Cosa prevede la proposta

La proposta di raccomandazione del Consiglio invita gli Stati membri a elaborare strategie globali al fine di promuovere un contesto favorevole all’economia sociale in tutti i settori coinvolti, adeguando i quadri politici e giuridici, con l’obiettivo di promuovere la creazione di posti di lavoro di qualità, stimolare l’economia locale e rafforzare la coesione sociale e territoriale.

Nello specifico, la Commissione propone misure finalizzate tra l’altro a:

  • elaborare politiche del mercato del lavoro che sostengano gli addetti delle imprese sociali (ad esempio attraverso la formazione), promuovano l’imprenditoria sociale e garantiscano condizioni di lavoro eque grazie al dialogo sociale e alla contrattazione collettiva;
  • riconoscere il ruolo dell’economia sociale ai fini dell’inclusione sociale, ad esempio nell’erogare servizi sociali, di assistenza e di edilizia abitativa accessibili e di alta qualità, in particolare per i gruppi svantaggiati;
  • migliorare l’accesso ai finanziamenti pubblici e privati, compresi i fondi europei;
  • consentire l’accesso alle opportunità di mercato e agli appalti pubblici;
  • avvalersi delle opportunità offerte dalle norme sugli aiuti di Stato per sostenere l’economia sociale, comprese le disposizioni relative agli aiuti all’avviamento, al reinserimento dei lavoratori svantaggiati e al sostegno delle infrastrutture locali;
  • fare in modo che i sistemi fiscali sostengano l’economia sociale semplificando le procedure amministrative e prendendo in considerazione adeguati incentivi fiscali;
  • sensibilizzare in merito all’economia sociale e ai suoi contributi, in particolare attraverso la ricerca e i dati.

La Commissione raccomanda inoltre agli Stati membri di utilizzare in modo ottimale i finanziamenti dell’Ue disponibili, quali il Fondo sociale europeo Plus, il Fondo europeo di sviluppo regionale e InvestEU, per assistere gli Stati membri nel promuovere l’economia sociale.

Cosa aspettarsi

Gli Stati membri discuteranno la proposta di raccomandazione del Consiglio formulata dalla Commissione in vista dell’adozione da parte del Consiglio.

Una volta approvata, gli Stati membri sono invitati ad adottare o aggiornare le loro strategie in materia di economia sociale entro 18 mesi.

Si raccomanda inoltre agli Stati membri di creare uno sportello unico a sostegno dell’economia sociale, istituire punti di contatto locali e/o regionali che fungano da “ambasciatori dell'economia sociale e nominare coordinatori dell’economia sociale nelle istituzioni nazionali per garantire la coerenza tra le politiche.

La Commissione monitorerà l’attuazione delle strategie svolgendo consultazioni periodiche con gli Stati membri tramite il comitato per l'occupazione e il comitato per la protezione sociale.

© Foto in copertina di Mario Orlandi, progetto FIAF-CSVnet "Tanti per tutti. Viaggio nel volontariato italiano"

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