Il 2024, l’anno delle semplificazioni e dell’altalena Iva per il Terzo settore

Per un sistema che conta oltre 130mila enti, l’anno che sta per chiudersi è stato segnato da correttivi alle precedenti normative, proroghe e nuovi chiarimenti, in attesa dell’autorizzazione da parte della Commissione europea sulla fiscalità, che sembra essere vicina. Ecco i principali provvedimenti degli ultimi 12 mesi

L’anno sta per concludersi ed è tempo di bilanci anche per gli enti del Terzo settore (Ets). In attesa di una sempre più vicina autorizzazione da parte della Commissione Europea sulla nuova fiscalità del Terzo settore, le organizzazioni possono chiudere il 2024 portando a casa alcuni importanti passi in avanti nella semplificazione della propria gestione. Nello specifico, il pacchetto approvato la scorsa estate investe diversi ambiti, tra cui la rendicontazione e il bilancio, ma anche le attività diverse e le sponsorizzazioni, la personalità giuridica, la possibilità di delega nel registro unico nazionale del Terzo settore (su cui, però, manca ancora un decreto affinché possa essere operativo), i rapporti di lavoro e tanto altro ancora.

Gli ultimi 12 mesi sono stati segnati anche dalle tante preoccupazioni legate al passaggio dal regime di esclusione a quello di esenzione Iva per gli enti non commerciali, un provvedimento la cui entrata in vigore il decreto Milleproroghe del 2023 aveva fissato al 1° gennaio 2025 e che quello del 2024 ha ulteriormente rinviato di un anno. In ogni caso, l’auspicio rimane quello che il passaggio dal regime di esclusione a quello di esenzione sia significativamente modificato. E sempre sul tema Iva, dal 1° gennaio 2024 è entrato in vigore anche l’obbligo di fatturazione elettronica per il non profit.

Ma non solo. Durante l’anno si sono aggiunti anche diversi interventi chiarificatori da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e dell’Agenzia delle entrate, importanti rinnovi degli organismi deputati a gestire e indirizzare il sistema del Terzo settore, pubblicazioni di indirizzo da parte degli ordini dei professionisti e tanto altro ancora.

Ecco alcuni dei principali provvedimenti che hanno segnato il 2024.

Le novità da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali

Dall’approvazione della riforma del Terzo settore, gli enti si sono ormai abituati ai consueti interventi da parte del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali che, attraverso note e circolari, offre chiarimenti su alcuni aspetti della normativa.

Quest’anno il Dicastero è intervenuto, ad esempio, sull’organo di controllo e revisore legale negli enti di grandi dimensioni, specificando che per loro l’adeguamento può avvenire dopo le verifiche di iscrizione al registro unico nazionale del Terzo settore, e sull’uso degli statuti standard. Sul patrimonio, sono arrivati chiarimenti sull’obbligo di devoluzione del suo incremento nel caso in cui l’ente si disiscriva dal Runts o cessi di esistere, sull’esclusione delle Onlus da questo obbligo e sulla impossibilità di  ricorrere al patrimonio immateriale per l’acquisizione della personalità giuridica.

In merito al Social Bonus, inoltre, si segnala un intervento ministeriale che chiarisce i requisiti per l’accesso degli enti beneficiari e l’approvazione dei primi 7 progetti ammessi.

Il Ministero, inoltre, ha ricordato che molti enti non hanno inserito il proprio Iban nel registro unico nazionale del Terzo settore e per questo non hanno ancora ricevuto il 5 per mille.

Regimi fiscali, imposte e chiarimenti da parte dell’Agenzia delle entrate

Nel corso dell’anno sono arrivati anche diversi interventi che interessano gli enti del Terzo settore da parte dell’Agenzia delle entrate, tra cui alcuni chiarimenti per gli enti filantropici, indicazioni su Ires e detassazione per gli enti non commerciali, sulla tassazione delle quote nelle associazioni di promozione sociale e sull’Iva nella co-progettazione.

Si ricorda, inoltre, che dal 1° gennaio 2024 organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale hanno potuto avvalersi del regime forfettario.

Per quanto riguarda l’Imu, una circolare del Ministero dell’Economia e delle finanze ha pubblicato alcuni chiarimenti relativamente agli immobili utilizzati dagli enti non commerciali per lo svolgimento con modalità non commerciali delle attività meritevoli di tutela, mentre sull’Irap diverse Regioni si sono attivate per alleggerire il carico sugli enti non commerciali. Novità anche per il recupero dell’Ici per il non profit.

Il rinnovo degli organismi di gestione

Il 2024 è stato anche l’anno di diversi rinnovi o nomine importati tra gli organismi che determinano gestione e indirizzi del Terzo settore. In particolare, si ricorda la nomina dei componenti dell’Osservatorio nazionale sull’amministrazione condivisa, il rinnovo dell’Organismo di controllo dei centri di servizio per il volontariato e quello del Consiglio nazionale del Terzo settore.

Registro unico nazionale del Terzo settore e volontariato in Italia

È stato pubblicato proprio nel 2024 il primo rapporto dell’Osservatorio del Runts promosso dal Ministero del Lavoro e da Unioncamere, che a fine 2023 riportavano oltre 120 mila iscritti (a fine 2024 contano oltre 130mila). E sempre in tema di dati, l’Istat ha reso quelli del nuovo Censimento del 2021 sul non profit in Italia, con un focus sul volontariato.

Tornando al Runts, invece, novità anche sul funzionamento della piattaforma che ha visto diversi aggiornamenti. Oltre all’annunciata possibilità di delega, tra le novità più significative introdotte si ricordano le modifiche alle pratiche di iscrizione e variazione dati su cariche degli amministratori e organi sociali dell’ente.

Le leggi regionali

Nel corso del 2024 diverse regioni e province autonome italiane hanno scelto di approvare normative dedicate al Terzo settore, come nel caso della Regione Piemonte e della Provincia autonoma di Trento, che arrivano dopo quelle di Toscana, Molise, Umbria ed Emilia-Romagna, e ha diversi punti di contatto con le altre norme regionali.

Sostegni e contributi

Le organizzazioni del Terzo settore nel corso dell’anno hanno potuto contare su alcuni sostegni per lo svolgimento delle proprie attività. Tra questi, i fondi previsti per i contributi energia, quelli destinati alla digitalizzazione del Terzo settore, messi a disposizione grazie al Fondo per la Repubblica Digitale – Impresa sociale, il finanziamento per l’assistenza dei bambini oncologici e la riqualificazione energetica.

Soppresse, invece, le agevolazioni per Onlus, organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale per l’accesso al Superbonus 110%.

Per quanto riguarda i fondi relativi all’Atto di indirizzo 2024, l’Avviso di quest’anno ha messo a disposizione 35 milioni di euro destinati al finanziamento di progetti e di attività di interesse generale e di altre risorse finanziarie specificamente destinate al sostegno degli enti del Terzo settore. Cambiano anche le modalità per accedere ai contributi ambulanze 2024 le cui domande dovranno essere inoltrate tramite apposita piattaforma, attiva a partire dal 2 gennaio 2025.

Aumenta anche la dotazione dei fondi per il Servizio civile universale 2024 per un incremento di 270 milioni di euro.

Si ricorda, inoltre, che è stata attivata una nuova piattaforma per avanzare proposte per la gestione dei beni confiscati e che il Mase ha aperto nel 2024 una consultazione per estendere il beneficio del “Conto termico 3.0” anche al Terzo settore.

Si esprimono commercialisti e notai sul Terzo settore

Il Terzo settore è un sistema ormai consolidato: a provarlo sono le pubblicazioni a cura degli ordini dei professionisti, in particolare commercialisti e notai, che propongono punti di vista e approfondimenti sulla normativa di riferimento. Per fare qualche esempio, nel 2024 è stato pubblicato un documento su governance e controllo nel Terzo settore realizzato dalla Commissione Terzo Settore e Non Profit Odcec Roma. Il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili, inoltre, ha pubblicato un nuovo approfondimento sulla redazione del bilancio del Terzo settore e un focus di approfondimento sul futuro delle Onlus. Sempre in merito alle Onlus, la Fondazione Nazionale di Ricerca dei Commercialisti ha redatto un documento sull’applicazione dell’Iva.

Anche i notai hanno pubblicato alcuni posizionamenti sul Terzo settore, come nel caso dei limiti di deleghe nelle assemblee separate, oggetto di indagine di una Massima del Consiglio di Milano.

Continua il percorso della riforma dello sport

Tante le novità per le associazioni e società sportive dilettantistiche, sia per quanto riguarda i tasselli che compongono la riforma dello sport che eventuali novità slegate dal citato impianto normativo.

Innanzitutto nel 2024 è stato pubblicato il nuovo regolamento sul registro delle attività sportive dilettantistiche, redatto dal Dipartimento per lo Sport. E sempre per orientarsi nella normativa, il Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali e il Ministro per lo Sport e i Giovani ha pubblicato un documento che contiene una serie indicazioni per l’applicazione delle prescrizioni previste nel decreto legislativo n. 36/2021 e alcune faq.

Nel corso dell’anno sono arrivate anche nuove indicazioni sul rapporto tra volontariato e lavoro sportivo occasionale, in particolare sui rimborsi spese, ma anche sulla disciplina fiscale con il decreto legislativo n. 71 del 31 maggio. Anche nella conversione in legge del decreto legge Omnibus, inoltre, sono state introdotte agevolazioni per associazioni sportive dilettantistiche e società sportive dilettantistiche.

Il decreto “Salva infrazioni, infine, ha specificato che non sono soggette all'obbligo delle gare previste dalla direttiva Bolkestein le concessioni marittime, fluviali e lacuali di Asd e Ssd che perseguono esclusivamente finalità sociali, ricreative e di promozione di benessere psicofisico.

I diversi pronunciamenti sull’obbligo di comunicazione del titolare effettivo

La scadenza per la comunicazione del titolare effettivo, che coinvolge anche le organizzazioni non profit, è stata nel corso dell’anno più volte sottoposta a rinvii. Dopo il respingimento del ricorso del Tar del Lazio con l’individuazione dell’11 maggio come nuova data ultima per la comunicazione, è stata poi nuovamente sospesa con un’ordinanza del Consiglio di Stato che ha sospeso la sentenza stessa. Sul tema, inoltre, il Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili ha pubblicato un documento di analisi e commento dell’istituto stesso.

Legge di Bilancio, comunità energetiche, disabilità, anziani e accordi sanitari

Il 2024 si è aperto con una serie di misure inserite nella scorsa legge di bilancio che hanno coinvolto anche gli Ets, dalle assunzioni presso gli uffici regionali e provinciali del registro unico nazionale, alle modalità di attuazione dei controlli alle imprese sociali.

Le organizzazioni non profit sono state anche coinvolte anche in altri settori e relative normative. Basti pensare alla pubblicazione del decreto sulle comunità energetiche rinnovabili, il coinvolgimento degli enti nella legge sulla disabilità e nel decreto sul sistema di assistenza degli anziani.

La legge annuale per il mercato e la concorrenza 2023, inoltre, ha sospeso temporaneamente l’introduzione delle nuove regole su accordi e accreditamento in ambito sanitario, anche per il Terzo settore.

Whistleblowing e co-progettazione

Tra le novità di quest’anno, è utile ricordare la delibera dell’Anac in cui si riconosce al Terzo settore la possibilità di svolgere un servizio di supporto al whistleblowing e la sentenza del Tar della Lombardia che ha stabilito la possibilità per le Onlus di partecipare alle esperienze di co-progettazione.

Le opportunità formative sul Terzo settore

Cresce la richiesta di professionalità e competenza sui temi del diritto, il management e gli indirizzi sulla fiscalità di un ambito in grande crescita. Anche quest’anno Cantiere terzo settore ha raccolto in un articolo l’offerta formativa degli Atenei italiani di corsi di insegnamento, di laurea, di perfezionamento e di master.

In questo senso, il 2024 è stato un anno significativo in quanto è stata realizzata la prima edizione del master breve su “La gestione delle organizzazioni del Terzo settore: profili giuridici, fiscali e contabili”, un percorso formativo online organizzato dal Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili, CSVnet, Forum Nazionale del Terzo settore e la Fondazione Nazionale Formazione dei Commercialisti per sostenere i professionisti nell’acquisizione di competenze specifiche.

© Foto in copertina di Daniele Guastamacchia, progetto FIAF-CSVnet "Tanti per tutti. Viaggio nel volontariato italiano"

 

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