Previsti numerosi interventi in materia di fisco, politiche sociali, lavoro, istruzione, sport e transizione ecologica. Particolare attenzione al mondo della disabilità e alla parità di genere. Ecco una sintesi delle principali previsioni che riguardano anche il Terzo settore
Sulla Gazzetta ufficiale del 31 dicembre 2021 è stata pubblicata la legge n. 234/2021 “Bilancio di previsione dello Stato per l'anno finanziario 2022 e bilancio pluriennale per il triennio 2022-2024” contenente interventi riguardanti fisco, famiglie, lavoro, imprese, cultura, sport e innovazione. Rispetto a quello inizialmente presentato al Parlamento per la discussione e l’approvazione, il testo definitivamente approvato dalle Camere contiene diverse modifiche, integrazioni e soppressioni normative.
In generale, gli interventi fiscali presenti nella legge di bilancio 2022 sono molteplici e regolati nei commi 1-1013 dell’art. 1.
Di seguito alcune misure di possibile interesse per gli enti del Terzo settore.
Il primo degli interventi più rilevanti per il Terzo settore è la proroga al 1° gennaio 2024 dell’entrata in vigore delle disposizioni di modifica dell’Iva (art. 5, commi da 15-quater a 15-sexies dl n. 146 del 2021).
Come noto, il dl n. 146/2021 è intervenuto a modificare il regime fiscale delle attività delle associazioni da escluse a esenti Iva, anche per quelle che non svolgono attività commerciale. Inoltre, in attesa della piena operatività delle disposizioni del codice del Terzo settore, ha previsto di applicare il regime Iva speciale cosiddetto forfetario alle operazioni delle organizzazioni di volontariato e le associazioni di promozione sociale che hanno conseguito ricavi ragguagliati ad anno non superiori a 65 mila euro.
È introdotta una proroga della misura del Superbonus 110% di riqualificazione energetica, recupero del patrimonio edilizio con scadenze differenziate in base al soggetto beneficiario. In particolare, per le organizzazioni non lucrative di utilità sociale, le organizzazioni di volontariato e le associazioni di promozione sociale viene prevista una proroga al 2025 con una progressiva diminuzione della percentuale di detrazione (dal 110% per le spese sostenute entro il 31 dicembre 2023 fino al 65% per quelle sostenute nell’anno 2025).
Per rafforzare l’azione dell’Italia nell’ambito della cooperazione internazionale per lo sviluppo, sono previsti dalla legge diversi interventi, tra cui l’incremento delle risorse dell’Agenzia italiana per la cooperazione allo sviluppo (Aics) e alcune modifiche alla disciplina del fondo rotativo istituito presso Cassa depositi e prestiti, dei crediti concessionali e dei finanziamenti concessi e del relativo fondo di garanzia, in modo da favorire la partecipazione dei soggetti privati ai processi di sviluppo dei Paesi partner.
È definito il contenuto di alcuni livelli essenziali delle prestazioni sociali (Leps) e, in particolare, di quelli per la non autosufficienza destinando un incremento totale di 115 milioni di euro; è previsto, a decorrere dal 2022, lo stanziamento annuale pari a 200 milioni di euro per l’aggiornamento dei livelli essenziali di assistenza (Lea).
Nella legge sono presenti disposizioni concernenti le modalità per il riparto delle risorse dei livelli essenziali delle prestazioni (Lep) da assegnare agli enti locali.
Viene anche incrementata la quota del Fondo di solidarietà comunale per il potenziamento sociale, gli asili nido e il trasporto disabili ed è determinato un livello minimo che ciascun Comune o bacino territoriale è tenuto a garantire.
È prevista anche la proroga al 30 giugno 2022 dell’operatività dell’intervento straordinario in garanzia del Fondo di garanzia Pmi sui finanziamenti fino a 30 mila euro a favore degli enti non commerciali, compresi gli enti del Terzo settore e gli enti religiosi civilmente riconosciuti.
Oltre alla definizione di alcuni Lep e all’intervento sulle non autosufficienze di cui sopra, sono diverse le misure approvate rivolte al contrasto alla povertà, al contrasto della povertà educativa, al sostegno della disabilità, alla valorizzazione dei giovani e al sostegno degli enti territoriali nell’attuazione di politiche sociali.
È disposto un incremento del finanziamento del reddito di cittadinanza per il 2022 e di alcune disposizioni circa l’accesso e le verifiche della titolarità alla misura.
Il Fondo per il contrasto della povertà educativa minorile è prorogato per gli anni 2023 (45 milioni di euro) e 2024 (25 milioni di euro) tramite agevolazioni fiscali riconosciute alle fondazioni bancarie sotto forma di un credito d’imposta pari al 75% dei contributi versati.
Il Fondo per la disabilità e la non autosufficienza a decorrere dal 1° gennaio 2022 è denominato Fondo per le politiche in favore delle persone con disabilità ed è trasferito presso lo stato di previsione del Ministero dell’Economia e delle Finanze, al fine di dare attuazione a interventi legislativi in materia di disabilità finalizzati al riordino e alla sistematizzazione delle politiche di sostegno alla disabilità di competenza dell’autorità politica delegata in materia di disabilità. A tal fine, il Fondo è incrementato di 50 milioni di euro annui dall’anno 2023 all’anno 2026.
È incrementato di 50 milioni di euro il Fondo per l’inclusione delle persone con disabilità per ciascuno degli anni 2022 e 2023.
Per quanto riguarda i livelli essenziali delle prestazioni in materia di trasporto scolastico di studenti disabili, è previsto un contributo pari a 30 milioni di euro per l’anno 2022, a 50 milioni di euro per l’anno 2023, a 80 milioni di euro per l’anno 2024, a 100 milioni di euro per ciascuno degli anni 2025 e 2026 e a 120 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2027, quale quota di risorse finalizzata a incrementare il numero di studenti disabili, frequentanti la scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di 1° grado, privi di autonomia a cui viene fornito il trasporto per raggiungere la sede scolastica.
Per il potenziamento dei servizi di assistenza all’autonomia e alla comunicazione per gli alunni con disabilità della scuola dell’infanzia, della scuola primaria e della scuola secondaria di primo e secondo grado, è istituito il Fondo per l’assistenza all’autonomia e alla comunicazione per gli alunni con disabilità, con una dotazione di 100 milioni di euro a decorrere dal 2022.
È previsto l’incremento di 27 milioni di euro per il 2022 del Fondo per i soggetti con disturbo dello spettro autistico, finalizzato a favorire iniziative e progetti di carattere socio-assistenziale e abilitativo per le persone beneficiarie.
È incrementato il Fondo per le politiche relative ai diritti e alle pari opportunità destinato a varie misure per un totale di 19 milioni di Euro.
Ai fini della celebrazione nel 2022 dell’Anno europeo dei giovani, è autorizzata la spesa di 5 milioni di euro per la realizzazione di iniziative di valenza nazionale ispirate ai principi guida della strategia dell’Unione europea per la gioventù e volte a favorire l’attivazione e la più ampia partecipazione attiva dei giovani.
Per sostenere gli enti territoriali nella realizzazione di politiche sociali, è poi previsto un incremento del Fondo di solidarietà comunale (Fsc) specificamente destinato ai Comuni delle regioni Sicilia e Sardegna per un importo di 44 milioni di euro per l’anno 2022, di 52 milioni di euro per l’anno 2023, di 60 milioni di euro per l’anno 2024, di 68 milioni di euro per l’anno 2025, di 77 milioni di euro per l’anno 2026, di 87 milioni di euro per l’anno 2027, di 97 milioni di euro per l’anno 2028, di 107 milioni di euro per l’anno 2029, di 113 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2030.
Nell’ambito del programma di Garanzia di occupabilità dei lavoratori (Gol) possono essere sottoscritti accordi fra autonomie locali, soggetti pubblici e privati, enti del Terzo settore, associazioni sindacali dei datori di lavoro e dei lavoratori comparativamente più rappresentative sul piano nazionale con lo scopo di realizzare progetti formativi e di inserimento lavorativo nei settori della transizione ecologica e digitale.
A sostegno della partecipazione delle donne al mercato del lavoro, anche attraverso la definizione di procedure per l’acquisizione di una certificazione della parità di genere con benefici contributivi a favore del datore di lavoro, il Fondo per il sostegno alla parità salariale di genere è incrementato di 2 milioni per l’anno 2022 e di 52 milioni di euro annui a decorrere dall’anno 2023. Al riguardo, è prevista anche l’adozione di un Piano strategico nazionale per le politiche per la parità di genere, con l’obiettivo, tra l’altro, di colmare il divario di genere nel mercato del lavoro.
In via sperimentale per l’anno 2022 è riconosciuto nella misura del cinquanta per cento l’esonero per un anno del versamento dei contributi previdenziali a carico delle lavoratrici madri dipendenti del settore privato a decorrere dal rientro nel posto di lavoro dopo la fruizione del congedo obbligatorio di maternità e per un periodo massimo di un anno a decorrere dalla data del rientro.
È inoltre incrementata la dotazione del Fondo sociale per occupazione e formazione di 350 milioni di euro per l’anno 2022 e di 300 milioni di euro a decorrere dal 2023.
È poi previsto l’esonero dal versamento del 100% dei contributi previdenziali complessivi a carico dei datori di lavoro per le società cooperative che si costituiscono, a decorrere dal 1 gennaio 2022, nel limite di 6.000 euro su base annua, e per un periodo massimo di ventiquattro mesi dalla data della costituzione della società cooperativa
Sono sospesi fino al mese di aprile 2022 alcuni versamenti tributari e contributivi dovuti da federazioni sportive nazionali, enti di promozione sportiva e associazioni e società sportive professionistiche e dilettantistiche che hanno il domicilio fiscale, la sede legale o la sede operativa nel territorio dello Stato e operano nell’ambito di competizioni sportive in corso di svolgimento. Detti versamenti possono essere effettuati, senza sanzioni o interessi, in un’unica soluzione entro il 30 maggio 222, o in alternativa fino a un massimo di sette rate mensili (fino al mese di dicembre 2022).
È ridotto il limite massimo di età per le società e associazioni sportive professionistiche che assumono lavoratori sportivi con contratto di apprendistato professionalizzante.
È estesa al 2023 l’autorizzazione di spesa di 50 milioni di euro relativa al Fondo per gli sgravi contributivi nel settore dilettantistico, mentre è estesa al 2022 la possibilità di fruire del credito d’imposta per le erogazioni liberali per interventi di manutenzione e restauro di impianti sportivi pubblici e per la realizzazione di nuove strutture sportive pubbliche (Sport bonus).
Sono anche previsti interventi per la lotta al cambiamento climatico e la riduzione delle emissioni per l’attuazione della strategia europea “Fit for 55” e l’istituzione del Fondo per la strategia di mobilità sostenibile.
È istituito il Fondo italiano per il clima per finanziare interventi a favore di soggetti privati e pubblici per contribuire al raggiungimento degli obiettivi stabiliti negli accordi internazionali in materia di clima e tutela ambientale ai quali l’Italia ha aderito.
È istituito il Centro Nazionale del Servizio Civile Universale con sede a L’Aquila.
Sono previsti contributi ai Comuni di piccole dimensioni per investimenti in progetti di rigenerazione urbana nel limite complessivo di 300 milioni di euro per l’anno 2022; sono incrementate le risorse della Strategia nazionale per le aree interne.
Si prevede, per il 2022, un contributo aggiuntivo di 20 milioni di euro destinato alle scuole paritarie dell’infanzia.
È autorizzato un incremento del Fondo per la cultura di 20 milioni di euro per ciascuno degli anni 2022 e 2023.
È istituito poi un Fondo per l’attuazione di politiche organiche di natura economico, finanziaria e fiscale nell’ambito dell’economia sociale, così come definita anche dall’Action Plan for Social Economy della Commissione Europea (1,5 milioni di euro). All’Istat è affidato il compito di disciplinare obiettivi e contributi, realizzare il conto satellite per l'economia sociale nonché di sviluppare le statistiche sui soggetti dell'economia sociale.
Ecco una sintesi delle principali misure che possono interessare il non profit.
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