Il punto della situazione per evitare sanzioni per gli enti titolari di solo codice fiscale e per quelli provvisti di partiva Iva. Gli obblighi tributari e di comunicazione sono quelli finora sospesi in questo periodo emergenziale con il Cura Italia
Lo sancisce la sentenza n. 131 della Corte costituzionale in risposta al ricorso della Regione Umbria, sottolineando che co-programmazione e co-progettazione sono l’applicazione del principio di sussidiarietà. Il commento di Luca Gori della Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa
Le nuove disposizioni valide fino al 14 luglio allentano ulteriormente le misure restrittive, grazie al miglioramento del quadro epidemiologico su tutto il territorio nazionale. Nuove indicazioni su centri estivi, musei, luoghi culturali e sociali, attività sportive. Le indicazioni caso per caso
Fino a quando non sarà pienamente operativa la riforma del terzo settore, l'obbligo rimane per gli enti non commerciali di natura associativa. Vista l’emergenza coronavirus, la scadenza è stata prorogata al 30 giugno 2020. Tutte le istruzioni sulla compilazione
Pubblicato il nuovo Dpcm sulle riaperture che prevede anche il via libera a centri estivi, cinema, teatri, sale da concerti e sport di contatto. Centri benessere, sociali e culturali dovranno seguire l’andamento epidemiologico del singolo territorio. Rimane l’obbligo di distanziamento e le indicazioni previste dai protocolli di sicurezza
Lo prevede il decreto Rilancio ma ne chiarisce le modalità anche una recente circolare dell’Agenzia delle Entrate in cui si propongono i criteri per definire quale parte dell’immobile rientra nella sfera commerciale. Questo solo nei casi in cui il fatturato non sia calato di oltre il 50%. Ecco come fare
L'obbligo è previsto per associazioni, fondazioni e Onlus che abbiano ricevuto nell’anno precedente somme superiori a 10.000 euro. Nel calcolo economico non si considerano eventuali rapporti di natura commerciale. A disposizione anche un fac simile di rendiconto
Da lunedì 18 maggio l’Italia è entrata nel vivo della “fase 2”, con aperture più decise e con un riconoscimento maggiore di alcune libertà che nei mesi scorsi erano soppresse. Rimane prioritaria la prudenza per contenere il più possibile il rischio di contagio