In un webinar del percorso di formazione di Fqts si discute di co-programmazione e co-progettazione anche alla luce del quadro costituzionale. Per dare indicazioni agli enti su come non smarrire i “fondamentali”
Si terrà il prossimo 24 maggio dalle ore 18 alle 20 il webinar “Co-programmazione e co-progettazione: nella Costituzione della Repubblica, per la Sussidiarietà, con il Terzo settore” di Fqts, progetto di formazione per il terzo settore delle regioni del Sud Italia (Fqts), promosso dal Forum nazionale del terzo settore e da CSVnet e con il sostegno della Fondazione con il Sud. Per partecipare sarà necessario registrarsi. Ai primi 1.000 iscritti verrà mandato il link di accesso. Per tutti gli altri sarà possibile seguire la diretta sul canale YouTube di Fqts.
A relazionare sul rapporto tra pubblica amministrazione e Terzo settore alla luce del codice del Terzo settore (artt. 55-56), Luca Antonini, giudice della Corte Costituzionale, Luca Gori, docente di diritto costituzionale alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa e Claudia Fiaschi, portavoce del Forum Terzo Settore. La discussione sarà introdotta da Gianfranco Marocchi e condotta da Paolo Pezzana, entrambi coordinatori della linea A1L1 di Fqts. L’evento, infatti, è il primo appuntamento di questa linea, nata per descrivere gli scenari che concretamente si realizzeranno per il Terzo settore, in specie per quello meridionale, nel prossimo futuro, per mettere a fuoco una “visione del sistema Italia” che possa rispondere in maniera adeguata alle sfide di crescita e cambiamento dei territori.
“Dopo la sentenza n. 131/2020, la modifica al Codice degli appalti, le legislazioni regionali e, infine, le Linee guida del ministero del Lavoro e delle Politiche sociali, - commenta Luca Gori - il quadro normativo per dare il via ad una stagione di ‘amministrazione condivisa’ ci sono tutte. L'attenzione che il Piano nazionale di ripresa e resilienza dedica al tema è notevole, in alcuni passaggi di grande rilievo (piani urbani, povertà educativa, beni confiscati, ecc.). Il rischio da evitare è quello di ritenere l'amministrazione condivisa come un mero procedimento, una sequenza di tecnicismi: questa sarebbe una sconfitta. È allora importante continuare ad interrogarsi sul senso profondo di questi istituti, nella prospettiva della Costituzione e dell'integrazione europea. In questo senso, appare importante non smarrire i "fondamentali": attività di interesse generale, attività amministrativa, strumenti di condivisione, autonoma iniziativa dei cittadini sono tutti elementi che assumono significato nel quadro costituzionale, e su quelli è importante continuare a riflettere”.
Co-programmazione e co-progettazione, infatti, sono due strumenti innovativi di sussidiarietà, attuati secondo principi di trasparenza e che hanno assunto recentemente piena legittimità, da un punto di vista giuridico e normativo, almeno al pari degli altri strumenti basati sulla competizione. Si tratta di strade certamente più lontane dalle esperienze di servizio e di partecipazione propri del Terzo settore e che lo rendono attore pienamente responsabile di cambiamento nei territori e nelle comunità. Il seminario sarà occasione per approfondire le modalità di lettura dei bisogni, la conseguente destinazione delle risorse e la scelta degli interventi da attuare e come individuare e mettere a punto iniziative condivise specifiche.