Partita Iva: glossario dei termini principali

Codice che serve a identificare in modo univoco le persone fisiche e altri soggetti diversi dalle persone fisiche nei loro rapporti con gli enti e le amministrazioni pubbliche dello Stato italiano.

Legge della Repubblica Italiana sull’istituzione e disciplina dell’imposta sul valore aggiunto (Iva).

Imposta sul valore aggiunto, adottata nel 1968 da numerosi paesi del mondo (tra i quali anche i membri dell’Ue) applicata sul valore aggiunto di ogni fase della produzione, di scambio di beni e servizi.

Importo in somma percentuale da applicare alla base imponibile per la determinazione dell’imposta dovuta.

In riferimento a operazioni “ordinarie” in cui si verifica l’applicazione dell’aliquota Iva, con l’obbligo di versamento all’erario dell’imposta divenuta esigibile ed il diritto ad effettuare la rivalsa nei confronti del proprio cliente; comprendono le operazioni relative a cessioni di beni e prestazioni di servizi, effettuate da soggetti passivi Iva nell’ambito del territorio nazionale, non rientranti tra le operazioni esenti o tra quelle non imponibili.

In riferimento a operazioni esonerate dall’addebito dell’Iva per motivazioni economiche e sociali, esclusivamente quelle previste dall’art 10 del dpr 633/1972; devono comunque essere fatturate, registrate e riportate nelle dichiarazioni Iva.

In riferimento a operazioni che non sono soggette all’Iva.

Compenso che spetta per l’esecuzione di una prestazione di un servizio o per la cessione di un bene.

Prestazioni verso corrispettivo dipendenti da contratti d’opera, appalto, trasporto, mandato, spedizione, agenzia, mediazione, deposito e in genere da obbligazioni di fare, di non fare e di permettere quale ne sia la fonte.

Atti a titolo oneroso che comportano trasferimento della proprietà ovvero costituzione o trasferimento di diritti reali di godimento su beni di ogni genere.

Insieme di regole e procedure da rispettare per determinare reddito, spese, calcolo e pagamento di tasse e contributi relativi a un’attività.

Sezione del dlgs 117/2017 che contiene una serie di disposizioni in tema di imposte dirette e indirette per gli enti del Terzo settore e tra queste una serie di norme specifiche per le associazioni di promozione sociale e le organizzazioni di volontariato.

Attività indicate nello statuto e che sono fondamentali per perseguire le finalità dell’ente.

Codice relativo alla classificazione delle attività economiche Ateco (ATtività ECOnomiche) adottata dall’Istituto nazionale di statistica italiano (Istat) per le rilevazioni statistiche nazionali di carattere economico.

Enti del Terzo settore: sono le organizzazioni di volontariato, le associazioni di promozione sociale, gli enti filantropici, le imprese sociali, incluse le cooperative sociali, le reti associative, le società di mutuo soccorso, le associazioni, riconosciute o non riconosciute, le fondazioni e gli altri enti di carattere privato diversi dalle società costituiti per il perseguimento, senza scopo di lucro, di finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale mediante lo svolgimento, in via esclusiva o principale, di una o più attività di interesse generale in forma di azione volontaria o di erogazione gratuita di denaro, beni o servizi, o di mutualità o di produzione o scambio di beni o servizi, ed iscritti nel registro unico nazionale del Terzo settore.

Modello utilizzato per presentare la dichiarazione dei redditi degli enti non commerciali ed equiparati.

Organizzazioni di volontariato: categoria di ente del Terzo settore (Ets) costituita in forma di associazione, riconosciuta o non riconosciuta, che svolge attività di interesse generale prevalentemente a favore di terzi (non necessariamente svantaggiati) avvalendosi in modo prevalente dell’attività di volontariato dei propri associati o delle persone aderenti agli enti associati.

Associazione di promozione sociale: categoria di ente del Terzo settore (Ets) costituita in forma di associazione, riconosciuta o non riconosciuta, che svolge attività di interesse generale a favore dei propri associati (in forma esclusiva o meno), dei loro familiari o di terzi, avvalendosi in modo prevalente dell’attività di volontariato dei propri associati o delle persone aderenti agli enti associati.

Associazione sportiva dilettantistica: una organizzazione di tipo associativo affiliata ad una Federazione sportiva nazionale, ad una Disciplina sportiva associata o ad un ente di promozione sportiva, che svolge, senza scopo di lucro, attività sportiva, nonché la formazione, la didattica, la preparazione e l’assistenza all’attività sportiva dilettantistica.

Società sportiva dilettantistiche: una speciale categoria di società di capitali (srl o soc. coop.), caratterizzata dall’assenza del fine di lucro, che esercita attività sportiva dilettantistica.

Testo unico delle imposte sui redditi, legge della Repubblica Italiana in materia di fisco introdotto nell’ordinamento col dpr n. 917 del 22 dicembre 1986.

Imposta regionale sulle attività produttive, istituita in Italia col decreto legislativo 15 dicembre 1997, n. 446 e attualmente in vigore.

Imposta sul reddito delle società che ha lo scopo di incentivare la contribuzione, da parte delle società, alla spesa statale. La base imponibile dell’Ires è rappresentata dall’utile prodotto dall’ente a fine anno, anche quando è in perdita.

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