La riforma stabilisce nuove modalità di collaborazione tra enti pubblici e terzo settore, valorizzando le tante esperienze collaborative costruite negli anni e per la prima volta riconosciute e normate in modo organico.
Tra gli strumenti di collaborazione previsti, c’è la co-programmazione e co-progettazione, ma anche particolari convenzioni che prevedano il rimborso delle spese sostenute dalle organizzazioni di volontariato e associazioni di promozione sociale per lo svolgimento di specifiche attività.
Tra gli affidamenti sottoposti a precise indicazioni, ci sono quelle dei servizi di trasporto sanitario di emergenza e urgenza alle organizzazioni di volontariato (Odv), mantenendo le condizioni di efficienza economica e adeguatezza richieste da tutta la normativa sui rapporti con la Pa.
Previsti, inoltre, una serie di strumenti per facilitare l’utilizzo di beni e immobili pubblici o sequestrati alla criminalità gestiti dagli Ets per finalità sociali.