ORDINAMENTO E VITA ASSOCIATIVA

La riforma stabilisce regole e criteri da seguire per la gestione della vita associativa degli enti del terzo settore (Ets). Vediamone alcune!

Innanzitutto, statuti e regolamenti dovranno riportare indicazioni specifiche, così come saranno precise le procedure per l’acquisizione della personalità giuridica e per le operazioni di trasformazioni, fusioni e scissioni.

Novità anche sulla presenza dei soci negli enti di terzo settore, dal numero minimo necessario per fondare particolari categorie, ai requisiti di ammissione per i nuovi associati.

Cambia anche la gestione della governance con regole diverse sulla struttura e l’operatività dell’organo di amministrazione, di controllo e revisione legale. Tra gli obblighi previsti, la tenuta di alcuni libri sociali, utili per seguire e controllare la vita degli enti del terzo settore.

Uno degli elementi qualificanti di un Ets è l’assenza di scopo di lucro nella gestione della sua attività. Questo significa che è vietata la distribuzione anche indiretta di utili ed avanzi di gestione, fondi e riserve, che devono essere necessariamente reinvestite in attività di interesse generale. Nuove regole, quindi, anche per la gestione del patrimonio di un Ets.

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La riforma spiegata - Ordinamento e vita associativa

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