Servizio civile universale, pubblicato il piano per il triennio 2023-2025

Il documento è una guida delle azioni redatto attraverso una modalità condivisa con tutti gli stakeholders coinvolti. Per il 2023 la programmazione sarà ancora sperimentale ed è previsto un aggiornamento a fine anno

È tempo di programmazione per il Servizio civile universale (Scu). È stato, infatti, approvato e pubblicato il nuovo Piano triennale 2023-2025 previsto dal decreto di “Istituzione e disciplina del servizio civile universale” (art. 4 comma 4 del dlgs n. 40/2017) per guidare le azioni dello Scu.

Il Piano ha incassato prima il parere favorevole dalla Consulta nazionale per il servizio civile universale nella seduta del 19 dicembre 2022 e dall’intesa sancita dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e di Bolzano (atto n. 1/CSR nella seduta dell’11 gennaio 2023). Successivamente è stato approvato con un decreto ministeriale il 20 gennaio 2023.

Per il 2023, la programmazione avrà ancora un carattere sperimentale e funzionale, tra l’altro, alla definizione degli accordi per l’attuazione delle funzioni che la norma assegna alle Regioni (artt. 7 e 18 del dlgs n. 40/2017). L’attuale fase sperimentale si concluderà con il dovuto aggiornamento del Piano a fine 2023 (art. 5 del dlgs n. 40/2017).

Un processo partecipato

Il documento è frutto di un processo partecipato con i diversi stakeholder del sistema, grazie anche al costante coinvolgimento del Consulta nazionale per il servizio civile in un apposito gruppo di lavoro. Per redigerlo sono stati organizzati incontri con i rappresentanti di alcune Amministrazioni centrali competenti per i settori previsti dal Servizio civile universale:

  • assistenza;
  • Protezione civile,
  • patrimonio ambientale e riqualificazione urbana, patrimonio storico, artistico e culturale,
  • educazione e promozione culturale, paesaggistica, ambientale, del turismo sostenibile e sociale, e dello sport,
  • agricoltura in zona di montagna, agricoltura sociale e biodiversità;
  • promozione della pace tra i popoli, della nonviolenza e della difesa non armata; promozione e tutela dei diritti umani; cooperazione allo sviluppo; promozione della cultura italiana all’estero e sostegno alle comunità di italiani all’estero.

Insieme si sono riuniti in un gruppo di lavoro tecnico dedicato istituito presso la Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le Regioni e le Province autonome di Trento e Bolzano, per arrivare a una soluzione condivisa da tutti.

La composizione del documento

Il Piano triennale è composto da quattro sezioni:

  • Contesto generale” su cui opera il servizio civile universale ponendo particolare attenzione ad alcuni aspetti quali l’adesione dei giovani e degli enti al servizio civile universale, il quadro normativo di riferimento, gli attori del sistema, le partnership e le risorse finanziarie;
  • “Quadro strategico” di riferimento degli indirizzi generali, che vanno dagli sviluppi legati alle sperimentazioni in atto, alle priorità, come sostenibilità e digitalizzazione, anche nell’ambito del Pnrr, fino ad arrivare alle risposte del sistema agli stati emergenziali;
  • La programmazione” in cui si definiscono i criteri per il finanziamento dei programmi d’intervento, si indicano gli obiettivi della programmazione (12 obiettivi, tra i 17 indicati dall’Agenda 2030), si definiscono gli indirizzi generali, si individuano gli ambiti di azione per i quali gli enti possono presentare i loro programmi di intervento e si stabiliscono gli standard qualitativi;
  • “Aggiornamento del Piano”.

© Foto in copertina di Giuseppe Vitale, progetto FIAF-CSVnet “Tanti per tutti. Viaggio nel volontariato italiano”

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