Per il contenimento dell’emergenza epidemiologica nelle ultime settimane il Governo ha varato una serie di provvedimenti per lo svolgimento delle attività sociali ed economiche. Ecco alcune indicazioni utili anche per le organizzazioni di Terzo settore e non profit
Tra le novità, in zona bianca, per gli spettacoli aperti al pubblico, teatri e cinema è del 100% sia all’aperto che al chiuso e per gli eventi sportivi non può essere superiore al 75% all’aperto e al 60% al chiuso. Riaprono anche le discoteche
Tra le indicazioni previste nella conversione in legge dello scorso 22 giugno, alcune riguardano centri culturali, sociali e ricreativi, gli eventi sportivi, i centri natatori, le piscine in impianti coperti, i centri benessere, i corsi di formazione in presenza, convegni e congressi
Sono state approvate dalla Conferenza delle Regioni le nuove indicazioni sulla loro modalità di svolgimento in questa fase di ripresa e che coinvolgono anche il non profit. Per i tempi di ripresa bisogna far riferimento alla normativa di settore e alla zona in cui viene svolta
Il parere si riferisce alla particolare categoria “a vocazione sociale”, che secondo un pronunciamento del Mise in accordo con il ministero del Lavoro, è inconciliabile con il Terzo settore. Nonostante operino in ambiti spesso affini
Le restrizioni per contenere la diffusione del contagio da Covid-19 saranno equiparate a quelle di bar e ristoranti, nei limiti delle attività ammesse nei singoli territori e in base alle linee guida. La disposizione vale per gli enti del Terzo settore
Quali sono peculiari
Prevede numerosi interventi in materia di fisco, famiglie, lavoro, imprese e innovazione. Particolare attenzione al mondo dello sport. Ecco una sintesi delle principali previsioni che riguardano, direttamente o meno, i profili di interesse del Terzo settore
Nuove prescrizioni in materia di spostamenti, coprifuoco, apertura degli impianti sciistici, scuola e attività di bar, ristoranti, alberghi, negozi e centri commerciali. Per il non profit rimane l'indicazione di valutare in base alle singole attività e al quadro normativo nazionale e locale
Nuove misure a sostegno delle attività colpite dalle ultime restrizioni per arginare il contagio da coronavirus. Previsti nel 2020 1,45 miliardi per le zone più colpite e nuovi finanziamenti al Fondo per le emergenze nazionale