Una riflessione a cura di Luca Fazzi su luci e ombre degli strumenti collaborativi a partire dalle criticità di pubblica amministrazione e Terzo settore evidenziate dalle prime ricerche sul tema
Dopo l’esperienza di Toscana e Molise, arriva un nuovo intervento normativo per assicurare il coinvolgimento del Terzo settore in tutti gli ambiti di attività di interesse generale di competenza regionale. L’analisi del professor Luca Gori della Scuola Superiore Sant’Anna, Centro di ricerca Maria Eletta Martini
Ora che il quadro normativo si è stabilizzato, sono in crescita le ricerche empiriche da parte di diversi enti per mettere a sistema le (tante) esperienze avviate e elaborare prassi che possano essere condivise. Alcuni punti rimangono ancora critici. Ecco quali secondo l’analisi di Gianfranco Marocchi su Welforum.it
Il costituzionalista Luca Gori analizza lo schema ora al vaglio delle commissioni parlamentari dedicato al tema dell’amministrazione condivisa, sottolineando i passaggi problematici. L’auspicio è che sia fatto un lavoro di cesello per armonizzare il testo con il codice del Terzo settore e le indicazioni della Corte costituzionale
Una riflessione a cura di Alceste Santuari su quali sono i criteri da seguire per utilizzare i dispositivi previsti dal codice del Terzo settore – co-programmazione, co-progettazione o partenariato – oppure quelli del codice dei contratti pubblici
Il Ministro del Lavoro e delle Politiche sociali ha firmato il decreto che lo istituisce per favorire la diffusione e l’applicazione dei dispositivi previsti nel codice sul rapporto tra pubblica amministrazione e Terzo settore, ma anche per convenzioni e servizio di trasporto sanitario di emergenza e urgenza
Un’analisi comparata tra i due documenti che evidenzia il cambio di prospettiva introdotto dalla riforma del Terzo settore nell’approccio agli istituti cooperativi tra pubblica amministrazione ed enti non profit, i quali con i nuovi indirizzi possono essere realizzati anche a titolo oneroso
Un commento del Magistrato della Corte dei conti Pasquale Principato al parere reso sullo schema di linee guida sugli affidamenti di servizi sociali
I nuovi dispositivi di collaborazione tra enti pubblici e Terzo settore richiedono un approccio sempre più consapevole alla trasparenza, intesa come un nuovo approccio culturale che accompagna ogni attività. Qualche indicazione per raccontarli in modo efficace
Nella gestione degli spazi il codice del Terzo settore prevede un’importante apertura nei confronti delle attività svolte dagli Ets. Ma quali procedure adottare per evitare che l’azione delle organizzazioni non sia svilita o depotenziata? Ecco un approfondimento sul tema