I soggetti responsabili, gli obblighi per il datore di lavoro, le modalità di controllo sull'obbligo di green pass nei luoghi di lavoro
L'inquadramento generale sulla normativa che disciplina l'uso del green pass
Manca ancora un ulteriore intervento normativo che definisca in concreto le modalità di verifica dell’obbligo previsto dall’ultimo decreto legge nei luoghi di lavoro pubblici e privati, ma la strada segnata è sicuramente quella della responsabilità
Sarà necessario dal 15 ottobre al 31 dicembre 2021 anche per i soggetti esterni. Entro il 30 settembre il Comitato tecnico scientifico rivedrà i criteri per lo svolgimento di attività culturali, sportive, sociali e ricreative
Tredici infografiche in continuo aggiornamento per orientarsi nella normativa che stabilisce criteri e obblighi per lo svolgimento delle attività di interesse anche per il Terzo settore e il non profit vista l’emergenza epidemiologica da Covid-19
Fino al 31 dicembre richiesta la certificazione verde per chiunque acceda a una struttura del sistema nazionale di istruzione e di formazione. Esteso l'obbligo vaccinale per tutti i soggetti che svolgono attività lavorativa in strutture residenziali, socio-assistenziali, socio-sanitarie e hospice
Il dl 111 interviene per specificare le misure in vigore dal 1° settembre in materia di istruzione, ma anche sulla partecipazione a eventi sportivi e spettacoli all’aperto. Anche per il non profit
Nella conversione del decreto legge appena approvata, alcune misure per il non profit tra cui la conferma per lo spostamento della scadenza per l’approvazione degli statuti, il via libera al regime fiscale per il social lending, superbonus per le Onlus e sostegno per la disabilità
Lo slittamento è previsto nel dl "Green pass" per gli enti che non hanno inserito questa modalità nello statuto. Tra le misure che interessano anche il Terzo settore, l'utilizzo della certificazione verde, la partecipazione a eventi sportivi e culturali e in materia di disabilità
Aiuti al settore sportivo, proroga all’accesso al credito anche per gli enti non commerciali, centri estivi, povertà educativa, credito d’imposta per gli affitti, previsioni per le Ipab ma anche più attenzione alle non autosufficienze. I principali provvedimenti che interessano anche il non profit