Annunciato nella seduta di ieri giovedì 29 luglio anche un nuovo percorso formativo sull’amministrazione condivisa realizzato in collaborazione con Anci. La nuova compagine ha avviato una riflessione sul concetto di “interesse sociale"
Il rapporto con soggetti estranei, una produzione normativa extra codice, le distinzioni interne tra enti, la fragilità dell’impianto fiscale e il rapporto con il diritto dell’Unione europea. In un editoriale a cura di Luca Gori e Gianfranco Marocchi alcuni punti deboli dell’impianto normativo
Il Terzo settore si sta appassionando all'amministrazione condivisa. Ma sente il rischio che essa porti con sé un'insidia: dovere ulteriormente diminuire, sotto i limiti della sostenibilità, le risorse disponibili. È quindi urgente provare a fare ordine sui temi del "contributo" e del "cofinanziamento"
La precisazione in una nota del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali in cui si sottolinea che l'obbligo vale anche per porzioni di anno, così come per il bilancio di esercizio e che può essere un'opportunità per offrire chiavi di lettura corrette ai documenti di natura economico-finanziaria
Secondo i dati presentati da Iris network, le oltre 22 mila istituzioni hanno risposto bene alla crisi continuando a creare occupazione. La ricerca si riferisce alle imprese "di fatto", al di là della definizione giuridica. Nel rapporto le informazioni su fatturato, distribuzione e settori di intervento
In un chiarimento del Ministero del Lavoro e delle politiche sociali si sottolinea che a questi enti e alle cooperative sociali non si applicano le agevolazioni previste dal codice del Terzo settore che permettono di svolgere attività in qualsiasi luogo agibile, in quanto svolgono attività di tipo produttivo
Le sue specificità, le connessioni tra il registro delle imprese e il registro unico nazionale del Terzo settore e un focus sulle cooperative sociali in una sintesi del quickinar promosso da Terzjus a cura del suo direttore scientifico, il professor Antonio Fici, in collaborazione con CSVnet e Forum nazionale del Terzo settore
Il parere si riferisce alla particolare categoria “a vocazione sociale”, che secondo un pronunciamento del Mise in accordo con il ministero del Lavoro, è inconciliabile con il Terzo settore. Nonostante operino in ambiti spesso affini
Come deve essere costituito
Tra le opzioni da valutare c’è quella di diventare associazione di promozione sociale, ente generico o impresa sociale, in base alle attività che si svolgono e alla propria organizzazione interna. Qualche spunto per scegliere consapevolmente