L’innovativa opportunità prevista dalla riforma del Terzo settore prende forma con la pubblicazione del primo decreto con gli enti ammessi. Entro il 15 settembre gli enti interessati possono inoltrare le istanze e accedere alla misura
In una nota del Lavoro si chiarisce che è necessario essere enti del Terzo settore fin dal momento della presentazione della domanda e per tutto il periodo di realizzazione dell’intervento di recupero dei beni oggetto del credito di imposta, nello specifico immobili pubblici inutilizzati e beni confiscati alla criminalità organizzata
Entro il 15 settembre è possibile inoltrare le istanze relative al credito di imposta riconosciuto a chi effettua erogazioni liberali ad enti che presentano progetti di recupero di immobili pubblici inutilizzati e beni mobili e immobili confiscati alla criminalità organizzata. Prossime finestre al 15 gennaio e 15 maggio
Con un decreto direttoriale siglato tra la direzione generale del Terzo settore e della responsabilità sociale delle imprese e la direzione generale dell’innovazione tecnologica, delle risorse strumentali e della comunicazione, sono resi disponibili i documenti per la presentazione e la rendicontazione dei progetti
Scade il 15 settembre la prossima finestra per l'accesso al credito d’imposta previsto dalla riforma, un’opportunità di partenariato tra pubblica amministrazione, enti del Terzo settore e privati finanziatori. Ecco come fare
Pubblicato in Gazzetta ufficiale il decreto sul credito di imposta previsto dalla riforma del Terzo settore. Possono accedere persone fisiche, enti o società che effettuano erogazioni liberali in denaro ad enti del Terzo settore che hanno presentato un progetto per il recupero di immobili pubblici inutilizzati o beni mobili e immobili confiscati alla criminalità organizzata
Docente: Giuseppe Di Francesco e Sara Bombelli.
Docenti: Giovanni Serra e Elettra Di Cristofano.
Docenti: Sara Bombelli e Veronica Vitale.
Docenti: Maria Lucia Serio, Ruggero Ferreri e Laura Giacomello.